Cattaneo (FI): “Altro che pensioni. È il momento di tagliare l’Irpef”


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L'intervista
Semplificazione di Industria 5.0, caro energia e investimenti per la classe media: gli obiettivi azzurri in vista della Manovra. Ma su età pensionabile e Legge Fornero c'è prudenza: “In questo scenario toccare qualsiasi cosa diventa complicato", dice il deputato di Forza Italia
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“Non abbiamo dubbi”, dice Alessandro Cattaneo. “Non si può più attendere, è arrivato il momento di investire le risorse sulla classe media. Vogliamo tagliare l’Irpef. Lo abbiamo fatto già con le aliquote più basse, ora è tempo di andare oltre e passare dal 35 per cento al 33 per i redditi fino a 60 mila euro”. Il deputato e responsabile del settore Dipartimenti di Forza Italia fissa gli obiettivi azzurri mentre la discussione sulla Legge di bilancio inizia ad alimentare gli appetiti della politica. “Sarebbe un segnale sostanziale per i cittadini, ma anche politico. Se riparte il ceto medio, ripartono i consumi e l’ascensore sociale”, aggiunge Cattaneo rivendicando l’anima liberale del suo partito. Insieme all’attenzione per le realtà produttive: “Ovviamente sosterremo anche tutte le iniziative a favore di aziende e lavoratori. Respingiamo la logica della contrapposizione tra questi due mondi, tanto cara alla sinistra”. In concreto come vi muoverete? “Siamo favorevoli alla detassazione degli incentivi alla produttività e dei fringe benefit. Vogliamo rafforzare alcune iniziative dello stesso segno che già l’anno scorso erano contenute in Finanziaria. E poi – aggiunge il forzista – si può intervenire sulla semplificazione di Industria 5.0 per mettere in circolo tutte quelle risorse ferme. Penso inoltre sia necessario muoversi contro il caro energia: per il nostro manifatturiero è un grosso problema, tanto più in un momento in cui tutto il settore europeo soffre”.

Negli ultimi giorni tuttavia il dibattito si è soffermato sul “pizzicotto” di Giorgetti alle banche – a cui FI si è subito opposta con un netto “no” a ogni blitz sugli extraprofitti – e ancor di più sulle pensioni (sul blocco dell’aumento dell’età pensionabile e sulla Legge Fornero) con la Lega in prima fila. “Su questo punto FI è molto prudente. Le pensioni non si sostengono da sole”, mette in chiaro Cattaneo. “E’ vero che siamo entrati in un regime contributivo, ma ahimè siamo ben lontani dall’autosufficienza. E per sostenere l’Inps attingiamo dalla fiscalità generale, che è un po’ una distorsione. In questo scenario toccare qualsiasi cosa diventa complicato”, prosegue il deputato, sottolineando l’attenzione che il governo ha fin qui avuto per i conti. “Non si tratta di austerità ma di maturità, nel senso che l’aver tenuto in ordine i soldi pubblici ci ha resi forse il paese più credibile in Europa dal punto di vista economico”. Questo, dice ancora Cattaneo, ha portato a una riduzione dello spread: “Non è mai andato così bene: quando è iniziata la legislatura era attorno a quota 200 nel confronto con la Germania, oggi siamo sotto i cento e praticamente pari con la Francia. Per un paese come il nostro vuol dire che si pagano molti meno interessi sul debito e una maggiore propensione da parte degli investitori internazionali a puntare sull’Italia, con effetti immediati per l’economia reale”. Uno scenario favorevole che dal punto di vista di FI non deve essere messo a rischio inseguendo slogan e misure spot, finanziariamente insostenibili. “La strada maestra è piuttosto favorire le sinergie tra pubblico e privato, la libera impresa e i fondi di investimento, rimuovendo ostacoli e burocrazia”.
Infine, Cattaneo auspica che nella prossima Manovra ci siano ulteriori investimenti nella sanità, alle cui criticità FI ha dedicato la campagna estiva. “Un tema decisivo su cui ci stiamo mobilitando. L’anno scorso, nonostante le risorse limitate, abbiamo già messo 5 miliardi nella Manovra. Bisogna proseguire su questa strada”. In che modo? “Noi – conclude Cattaneo – proponiamo una detrazione straordinaria del 5 per cento sul personale sanitario. E poi chiediamo coperture per il turnover e per il rafforzamento del personale medico-sanitario, una questione drammatica che vogliamo risolvere”.
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